Venerdì sera al termine della finale della Top 10 Rolex/Ijrc era furioso. Contro sé stesso, naturalmente, per aver ceduto la vittoria a Scott Brash a causa di una traiettoria di avvicinamento all’ultimo ostacolo del percorso non propriamente perfetta. E così quel secondo posto che a qualunque essere umano ‘normale’ sarebbe sembrato un piazzamento come minimo… accettabile, per lui – che a perdere non ci sta probabilmente nemmeno giocando con i bambini… – è stata una sconfitta intollerabile. Del resto Kent Farrington non è il numero uno del mondo per caso…
Chissà: forse tutto questo è stato il propellente ideale per scatenare oggi nel campione statunitense una reazione che non ha lasciato scampo agli avversari nel Gran Premio Rolex. Ma soprattutto che ha soddisfatto lui stesso per primo, che è – di sé stesso – un giudice implacabile: “Sì, oggi ho fatto un’equitazione migliore… Mi metto sempre addosso una pressione massima per essere competitivo a Ginevra perché davvero adoro questo concorso”, ha detto Kent Farrington, “ma soprattutto perché voglio essere all’altezza del valore dei miei cavalli quando loro sono così in forma”. Una dichiarazione che racconta come meglio non sarebbe possibile tutto di lui: della sua umiltà e della sua determinazione.
Kent Farrington e Greya oggi dentro il Palexpo hanno dato spettacolo. Tra l’altro contro un parterre di avversari di livello estremo, come sempre accade a Ginevra nelle due gare maggiori, la finale della Top 10 e il Gran Premio Rolex: e ora è proprio il numero uno del mondo a divenire il ‘live contender’ per il Rolex Grand Slam of Showjumping, di cui la prossima tappa sarà nel 2026 il Gran Premio Rolex dell’Indoor Brabant, lo Csi a cinque stelle di ‘S-Hertogenbosch in Olanda.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO ROLEX
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